I veri protagonisti del libro, infatti, non sono né medici né infermieri, ma coloro che – quasi all’improvviso – si ritrovano catapultati in una dimensione di disagio, paura e sofferenza: i malati.
È il malato il reale fulcro dello studio antropologico, in quanto attraverso la sua vicenda ricodifica un’esperienza unica (il trapianto) che richiama questioni cruciali: la patologia, il significato della morte, i confini dei corpi e il senso del dono. Vivendo tappe apparentemente tutte biomediche, il paziente scopre nelle varie fasi della ricezione di un nuovo cuore una dimensione psicologica, simbolica e sociale, sperimentata attraverso le numerose e complesse trasformazioni del suo corpo.
Le testimonianze costruiscono un luogo in cui tale complessità cerca di venire allo scoperto, nel tentativo di restituire al cardio-trapianto una prospettiva più ampia e non solo sanitaria.
Michela Mitola nasce il 6 dicembre 1984 ad Ascoli Satriano (Foggia), sui colli della Daunia. A 19 anni si trasferisce a Roma per studiare antropologia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Sapienza”; nel gennaio 2010 si laurea con una tesi in antropologia medica, sintetizzata e rielaborata in questo volume.
Nel 2010 pubblica con Bulzoni l’articolo “Tra l’attesa e il dono: una ricerca sui trapianti di cuore”.
PER AVERE TANTE ALTRE INFORMAZIONI E NOTIZIE SUL MONDO DEI TRAPIANTI DI CUORE.
INSCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER !
Quando invii il modulo, controlla la tua casella di posta elettronica riceverai prima possibile un E-Mail di Conferma del l’iscrizione
l’iscrizione ccetti di ricevere la nostra Newsletter via E-Mail e altre comunicazione della vita Associativa. Potrai disiscriverti in qualsiasi momento Inviando una E-Mail alla Indirizzo:newsletter@actiroma.it