La regione Lazio e la direzione del San Camillo, con una nota congiunta, hanno raccontato quanto vissuto dalla donna.

Dario sta bene. Il piccolo è nato lo scorso 5 febbraio al San Camillo dopo quello che la stessa direzione sanitaria, ha definito come un “parto cesareo un po’ travagliato”. Una storia di speranza, d’amore e di vita che la regione Lazio e l’ospedale di Roma hanno voluto rendere pubblica.

La madre è una donna di 43 anni, per diverso tempo in cura al centro trapianti di cuore del San Camillo di cui è direttore il professor Francesco Musumeci. La donna, ricostruiscono i sanitari, nel 2014 ha avuto un trapianto di cuore per una “malformazione cardiaca congenita” che per anni aveva reso la sua vita un calvario. “Prima del trapianto era stata sottoposta a ben due interventi di cardiochirurgia, uno in età pediatrica ed un successivo in età giovanile”.

“Soffriva di continue aritmie maligne e conseguenti episodi sincopali”, si legge nella nota diffusa dalla Pisana. Secondo quanto ricostruito, il trapianto di cuore era per lei l’unica prospettiva di vita. Grazie alla dedizione e alla professionalità dell’equipe del centro, l’operazione è stata eseguita con successo. Dopo l’intervento la donna ha potuto finalmente iniziare a vivere una vita normale.

Terminato il decorso ospedaliero, si è sposata e il desiderio di maternità è diventato irrefrenabile. “La dottoressa Paola Lilla Della Monica, coordinatrice del centro trapianti, più volte e con tanta delicatezza le aveva presentato tutti i rischi che una gravidanza poteva avere per lei e per il bambino durante la gravidanza”, continua la nota stampa che spiega le tappe che hanno accompagnato la 43.

Determinata nella sua decisione e dopo tre lunghissimi anni di tentativi e cure, è arrivato finalmente Dario. La determinazione della madre e la professionalità del team del centro trapianti sono stati determinanti per il successo di questa gravidanza.

A festeggiarla, anche l’assessore alla sanità laziale Alessio D’Amato: “Benvenuto al piccolo Dario e un grande augurio alla neomamma, la sua tenacia e determinazione siano da monito per tutte le persone che hanno subito trapianti d’organo e che non hanno mai perso la voglia di vivere una vita piena e felice. Congratulazioni all’equipe medica dell’azienda del San Camillo Forlanini, che ha eseguito in sicurezza il parto e al centro trapianti che con la sua professionalità ha permesso alla donna di poter vivere anche questo momento di gioia“.

“Un ringraziamento particolare deve andare al centro di ginecologia e ostetricia del San Camillo diretto dalla professoressa Salerno, e alla dottoressa Pierucci che con estrema attenzione ha seguito la paziente per tutto il periodo della gravidanza, fino al parto. Il centro trapianti del San Camillo si conferma una vera eccellenza del sistema sanitario nazionale”, afferma Narciso Mostarda, direttore generale del San Camillo Forlanini.

 

Fonte: www.romatoday.it

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